Il Museo Geo-territoriale di Cantiano nasce con l'obiettivo di sottolineare i profondi legami che possiamo riconoscere tra l'evoluzione geodinamica, formazione delle rocce, nascita dei rilievi montuosi, cambiamento del paesaggio, e le attività della popolazione nell'uso delle risorse, negli eventi storici, negli aspetti culturali.
Questa stretta dipendenza è illustrata nel percorso museale legando temi precisi come l'origine della catena appenninica o l'evoluzione delle conoscenze geologiche e paleontologiche alla storia di Cantiano, del suo passato, alla descrizione delle sue attività produttive e tradizionali, del rapporto che questo mantiene con il proprio territorio inteso sia come paesaggio che come fonte di vita.
All'interno delle duecentesche sale del ex Convento agostiniano, con accesso dal chiostro della adiacente chiesa di S. Agostino, in un elegante ed accogliente allestimento il Museo Geo-territoriale di Cantiano offre al visitatore una panoramica sulla natura ed origine geologica delle rocce che ne formano il territorio e dell'influenza che questo ha avuto sulle attività antropiche che si sono sviluppate, dalle pietre scheggiate del Paleolitico, ai ponti della Flaminia romana, dai portali in arenaria dei palazzi signorili, allo sfruttamento delle cave.
La seconda sezione del Museo, è dedicata alle ricchezze del territorio di Cantiano, tra le quali spicca il visciolo che diede vita ad una famosa produzione di amarena. Testimoni preziosi dell'evoluzione dell'ambiente sono i fossili, di cui sono esposti alcuni calchi degli esemplari di ammoniti più rare della collezione Morena, famoso geologo di Cantiano del secolo scorso.
fonte: www.comunecantiano.eu