Mostre d'Arte
dal  02 Marzo
al  04 Maggio
sabato e domenica dalle 16 alle 19
Casa Museo Osvaldo Licini, centro storico Monte Vidon Corrado (FM)334.9276790www.centrostudiosvaldolicini.it
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Descrizione

Il Centro Studi Osvaldo Licini, il Comune di Monte Vidon Corrado e la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi presentano la mostra Renato Paresce e Les italiens de Paris curata da Stefano De Rosa. L’esposizione è suddivisa in due tappe: dal 2 marzo al 4 maggio 2025 è alla Casa Museo Osvaldo Licini di Monte Vidon Corrado, per poi proseguire dal 16 maggio al 14 settembre 2025 nelle sale espositive di Palazzo Bisaccioni, sede della Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi.
Ma qual è la connessione tra Osvaldo Licini e Renato Paresce? Entrambi frequentarono il vivace ambiente artistico e culturale parigino nei primi decenni del ’900. Non si incontrarono mai di persona, ma esposero entrambi nella collettiva Les artistes italiens de Paris nel 1928 allestita al Salon de l’Escalier di Parigi, dove figuravano opere degli stessi Licini e Paresce, e poi di Giorgio De Chirico, Alberto Savinio, Mario Tozzi, Filippo de Pisis, Gino Severini, Massimo Campigli e altri. Da allora il gruppo – escluso Licini che non ne fece parte - fu presentato in diverse esposizioni, fino all’ultima, nel 1933, alla Galérie Charpentier di Parigi.
Da qui è nata l’idea della mostra Renato Paresce e Les italiens de Paris che presenta un nucleo di circa 30 opere - di una collezione privata marchigiana, scelte con rigore, passione e competenza – di Paresce insieme ad una sezione dedicata agli altri Italiens de Paris. Il percorso espositivo ricostruisce, dal 1913 al 1931, la complessa parabola artistica di Paresce - che si firmava Renato come giornalista de La Stampa e René sulle opere pittoriche - sviluppata nel contesto d’avanguardia francese, iniziato con l’adesione al post-impressionismo, maturato fino agli albori di una sintesi personale, tradotta poi in uno stile identitario.
La vita e la vicenda artistica di Renato Paresce (Carouge, 1886 – Parigi 1937) sono emblematiche delle contraddizioni, delle inquietudini, dello sperimentalismo e dell’utopia di un periodo storico straordinario.
La mostra comprende anche un nucleo di opere degli Italiens de Paris tra le quali emergono per particolare bellezza un Ritratto di signora di De Chirico del 1921, un Ritratto di Marina Severini di Gino Severini, databile alla fine degli anni trenta e un Capriccio metafisico di De Pisis del 1918-20.
Ingresso libero.
 
Casa Museo Osvaldo Licini, orari di apertura: sabato e domenica dalle 16 alle 19, per gruppi e scuole anche in altro orario su prenotazione.
Per info e prenotazioni: tel. 334.9276790 – www.centrostudiosvaldolicini.it
 

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