Una passeggiata ad Urbino

d'inverno per scoprire l'arte del restauro

di Chiara Giacobelli

Questo mese partiamo per un’insolita passeggiata nell’unica città Patrimonio dell’Umanità che la regione Marche vanta. Sto ovviamente parlando di Urbino, che tutti conosciamo per la sua Galleria Nazionale e per il Palazzo Ducale, per Raffaello Sanzio e per l’Università.

Dovete però sapere che in passato Urbino, il cui nome deriva da urvum (ovvero il manico ricurvo dell’aratro, molto simile alla conformazione del territorio circostante), era celebre in tutto il Paese per l’Arte del Restauro del Libro Antico. Tra queste mura sorgeva infatti una delle scuole più rinomate d’Italia, di cui oggi restano numerose tracce.

Ma come e quando ci si iniziò a prendere cura di testi secolari? A dire la verità, non lo si sa con certezza. Secondo alcuni storici questa pratica sarebbe apparsa sotto Napoleone, per poi continuare fino ai giorni nostri. È anche possibile, però, che una primitiva scuola di disegno, figura e ornato esistesse già in precedenza, presso l’Università degli Studi.

Senza dubbio, l’800 e il ‘900 furono i secoli in cui quest’arte divenne famosa ovunque, grazie all’Istituto di Belle Arti delle Marche, che organizzava corsi di scultura, pittura, architettura, prospettiva e ornato. Tuttavia, il libro entrò a far parte delle materie scolastiche solo in un secondo momento, nelle forme della figurazione e incisione, ma soprattutto del restauro di volumi antichi. In breve tempo, la fama della scuola e dei maestri restauratori divenne tale da ottenere commissioni da tutto il mondo!

Che cosa resta oggi di questa lunga tradizione? Moltissimo, sotto svariate forme e tipologie. La maniera più semplice e immediata per avere a che fare con carte vecchie di secoli e secoli è ovviamente quella di visitare le prestigiose biblioteche di una città tra le più ricche d’Italia, culturalmente parlando. Attraverso esse, si potranno consultare rari testi antichi, oltre a partecipare ai numerosi incontri organizzati nei vari periodi dell’anno.

C’è poi la Scuola del Libro di Urbino, un Liceo Artistico che cerca di coinvolgere nell’apprendimento delle arti manuali anche i più giovani. Dal sito della scuola (www.isaurbino.it) è possibile carpire quante più informazioni al riguardo, specialmente seguendo le sezioni delle News e degli Eventi. Non sono rare le presentazioni pubbliche di lavori editoriali - e di altro tipo - realizzati dagli studenti e dagli insegnanti, a volte in collaborazione con importanti realtà esterne. Quando è possibile, vale sempre la pena partecipare, soprattutto se si è interessati a scoprire i segreti che si celano dietro alla bellezza di alcune straordinarie opere. Inoltre, al di là del libro in sé, interessanti sono anche i progetti e i concorsi legati a litografia, calcografia, serigrafia, incisione ecc.

Oltre a scuole e biblioteche, un altro modo, forse meno noto ma decisamente affascinante, di avvicinarsi alla realtà del restauro del libro è quello di fare direttamente tappa in una delle due legatorie antiche ancora oggi operanti ad Urbino. Si tratta della Legatoria Artistica Dondi e dell’Essevù Il Libro di Vincenzo Santoro. Anche se non possedete tra i vostri cimeli di famiglia un vecchio libro da far restaurare, se si bussa con discrezione alla porta di queste piccole botteghe, spiraglio sul glorioso passato di Urbino, non si verrà certo rifiutati. Estremamente coinvolgente è infatti assistere alle varie fasi del restauro, indagando i retroscena delle singole opere letterarie: da dove vengono, a quando risalgono, chi le possedeva e qual è la loro storia. A questo punto, dopo che si è fatto un salto con la fantasia direttamente nel Medioevo o nel Rinascimento, visitare la casa di Raffaello Sanzio o la Galleria Nazionale sarà ancora più entusiasmante!

 

Informazioni aggiuntive

  • citta: URBINO
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