Chiesa di San Francesco

La prima chiesa ed il primo convento che i frati costruirono all’interno del paese risalgono al 1292, periodo in cui San Francesco d’Assisi passò nella Marca per annunciare la pace e la fede. In precedenza risiedevano fuori le mura nel convento di S. Anastasio che era stato abbandonato dai monaci benedettini.

La chiesa venne ampliata nel 1575 per l’aumentato numero dei fedeli. Quella primitiva scomparve, presumibilmente tra il 1745 ed il 1761, in seguito alla demolizione cui seguì la costruzione della chiesa settecentesca. Da sette secoli è custodita dallo stesso ordine religioso.

La costruzione della chiesa attuale, monumentale nel suo aspetto, con ampia ed ariosa navata, ebbe inizio il 9 agosto 1767 e terminò soltanto nel 1776. Architetto e disegnatore della facciata fu Francesco Maria Ciaraffoni di Ancona, seguace del Vanvitelli. I lavori interni, conclusi nel 1775, furono svolti dal capomastro Pietro Agostoni, architetto della Santa Sede nelle Marche. Nello stesso anno Fra Lorenzo Mazzotti completò i lavori di costruzione del coro. La chiesa è decorata con stucchi e colonne con capitello corinzio e da lesene della stessa fattura.

Le quattro statue di stucco in gesso del tardo barocco, poste tra i sei altari laterali, sono opera dei milanesi Stefano Interlenghi e Lorenzo Bernasconi (1776) e rappresentano i dottori della chiesa: S. Ambrogio, S. Girolamo, S. Agostino e S. Gregorio Magno.

La pala dell’Altare Maggiore, una Immacolata Concezione con San Francesco e San Bonaventura, giunse da Roma, opera del Masucci. La chiesa conserva anche un San Carlo Borromeo attribuito, come altri dipinti, a G. Cades.

Un pregevole organo del veneziano Callido, una elegante balaustra in marmo, due artistici monumenti sepolcrali all’entrata del tempio e tante antiche lapidi delle famiglie nobili, fanno di questo edificio un luogo estremamente interessante.

Il convento annesso alla chiesa venne distrutto nel corso del secolo XV per far posto alla costruzione attuale. Così come si presenta oggi, venne terminato nel 1499 e nel corso dei secoli ha subìto diverse modifiche e rifacimenti.

L’edificio si sviluppa su due piani più un seminterrato ed una soffitta, attorno al cortile centrale.

Oggi la chiesa è adibita ad Auditorium pubblico e vi si tengono conferenze e mostre d’arte. L’antico convento annesso, anch’esso ristrutturato, è occupato da uffici comunali e sale per esposizioni.

I Frati Minori

I Francescani si stabilirono a Castelfidardo nel XIII secolo, probabilmente dopo la morte del Santo o l’approvazione della regola da parte di Onorio III.

La prima notizia certa circa la loro presenza nell’allora Castrum Ficardi, risale al 1271 e si tratta di una particola testamentaria di tale Giovanni Guglielmo di Tarabotto.

Trovarono ospitalità in un insediamento "extra-moenia" (fuori le mura) e si stabilirono all’interno del paese una volta ultimati i lavori nel 1292.

San Francesco

Secondo alcune fonti, è probabile che Francesco d’Assisi abbia toccato anche la terra castellana. Secondo la tradizione orale, il Santo, in occasione di una delle due visite ad Osimo (1215-1220), si fermò in una casa colonica ai piedi della Badorlina, concedendo grazie a quella famiglia ed ai visitatori della casa per l’ospitalità offerta.

L’organo Callido

È l’opera 126 del famoso costruttore veneziano Gaetano Callido realizzata nel 1777. Posto in un vano in muratura in cornu evangeli, ha un prospetto ligneo di semplice fattura dipinto a tempera senza decorazioni; una cantoria in muratura con parapetto ligneo curvilineo decorata con cornici dorate e specchiature con figure di angeli musicanti, strumenti musicali, partiture e cascate floreali. La facciata è composta da 27 canne di stagno, tastiera originale di 45 tasti, pedaliera originale a leggio e 18 pedali, mentre i registri sono azionati da 17 pomelli a tiro.

da www.comune.castelfidardo.an.it

Informazioni aggiuntive

  • citta: CASTELFIDARDO
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