Alcune vestigia della primitiva chiesa del sec. XIII sono ancora visibili nella parete orientale della costruzione attuale. Fino al 1853 la chiesa in questione ebbe il titolo di pievania; dopo il 1319 fu dotata del fonte battesimale. Aveva tre altari: quello maggiore a destra di S. Carlo Borromeo, a sinistra San Michele Arcangelo. Alla fine del '600 fu rialzata, allungata e furono costruiti due nuovi altari dove furono trasferite le tele di S. Carlo e S. Michele. Negli altari dove prima erano posti i dipinti appena nominati furono collocati i quadri dell'Immacolata e del Suffragio. Fu rifatto l'altare maggiore con grande apertura ad arco, sulla parete di fondo nella quale fu dipinto l'affresco dell'Assunta. Nel 1773 furono abbelliti gli altari con pregevoli stucchi.
Durante gli anni 1918-19 la chiesa fu dipinta, internamente, dai Micheli di Fabriano. Nel vano soprastante l'altare maggiore, fù posta la statua lignea del Crocifisso, che si trovava in Santa Maria della Porta. L'opera in questione fu scolpita da un cappuccino, Frà Paolo da Chioggia, in un intervallo di tempo compreso tra il 1526 ed il 1528; la croce ed il ricco ornato che l'abbellisce furono eseguiti in S.Severino Marche nel 1863.
Fonte: www.terregentili.it