Antiquarium Pitinum Mergens

Il museo Antiquarium Pitinum Mergens, inaugurato nel 2002, è ospitato all’interno dei locali della vecchia sede municipale, in un edificio risalente al XVI secolo. Il museo prende il nome dell’antico abitato romano, di cui l’attuale Acqualagna ne è l’erede, che si trovava a Pian di Valeria, in località Pole, un’area già storicamente frequentata in epoca preistorica e protostorica. La peculiarità del museo è quella di offrire un panorama completo della posizione strategica dell’antica Acqualagna lungo la Via Flaminia. L’esposizione permette dunque al visitatore di mettere in risalto le varie località sede dei principali ritrovamenti quali, ad esempio, il teatro, tratti dell’acquedotto, resti di un edificio termale e di mosaici pavimentali. Del progetto museale complessivo di cinque distinte sezioni, il museo attualmente prevede la visita a ben tre sezioni allestite al piano terra.

La prima sezione pone particolare attenzione al ruolo strategico della adiacente Via Flaminia, la principale arteria di età romana nel territorio, aperta nel 220 a.C. da Gaio Flaminio per collegare Roma ad Ariminum (Rimini). La strada risaliva la vallata del Tevere fino agli Appennini dove, attraverso il favorevole passo della Scheggia (m 632), discendeva sul versante adriatico lungo la valle del Metauro fino a Fanum Fortunae (Fano) da cui proseguiva per Pisaurum (Pesaro) per giungere fino a Rimini con un percorso lungo la costa. Ad illustrare questo tracciato e l’influenza che ha avuto sull’antica Pitinum Mergens, ai lati della sala il visitatore potrà trovare dei pannelli tematici. Il passaggio alla seconda e terza sezione è caratterizzato dalla presenza di una grande vasca in pietra, priva d'iscrizione e da un pannello esplicativo nel quale è possibile riconoscere l'area un tempo occupata dall’antico abitato.

La seconda e terza sezione sono dedicate alle tre campagne di scavo condotte dall’Università di Urbino tra il 1995 e il 1997 in collaborazione con la Soprintendenza Archeologica delle Marche e con il sostegno del Comune di Acqualagna e della Provincia di Pesaro e Urbino. Campagne che hanno consentito di riportare alla luce i resti di una villa rustica, edificata agli inizi del II secolo a.C. e utilizzata fin verso la fine del I secolo a.C., in località Colombara, a 400 metri dall’antica Via Flaminia. I reperti archeologici della villa mettono in evidenza le due fasi distinte della realizzazione della struttura, databili rispettivamente agli ultimi due secoli dell’età repubblicana e dell’età imperiale. L’edificio era costruito con blocchetti di calcare locale lavorati abbastanza accuratamente, mentre le colonne del portico erano in travertino del Monte Nerone. La copertura, sorretta da una trabeazione lignea, era in tegole e coppi, la pavimentazione alternava la terra battuta a più solide strutture in mattoncini a spina di pesce o in cocciopesto. Il percorso espositivo propone un pannello con la ricostruzione della planimetria della villa e si conclude con delle vetrine espositive contenti vasellame di uso domestico in argilla e terracotta (brocche, bottiglie, tegami), bicchieri a pareti sottili, lucerne del tipo “biconico dell’Esquilino”, pesi da telaio, fusaiole e attrezzi agricoli in ferro.

Museo Antiquarium Pitinum Mergens
Corso Roma 47, Acqualagna (PU)
Tel. 0721.796721/37 – www.comune.acqualagna.ps.it
Orario: dal lunedì al venerdì dalle 8 alle 14; lunedì, mercoledì, venerdì anche dalle 15 alle 18
Ingresso gratuito su prenotazione

Informazioni aggiuntive

  • citta: ACQUALAGNA
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