Singolare antiquario e collezionista d’arte

Monterfortino 1787 - 1861 

“Fortunato Duranti fu e rimane personaggio oscuro”: così scrive Zampetti del pittore, disegnatore, antiquario, collezionista di Montefortino al quale il paese natale ha intitolato la ricca raccolta che nasce dalla sua donazione.

Nato a Montefortino nel 1787, Fortunato Duranti dimostrò subito versatilità nel disegno e, grazie alla protezione della famiglia Honorati di Jesi, studiò prima a Cupramontana poi a Roma. Nella capitale, protetto dal cardinal Bernardino Honorati, venne in contatto con gli artisti del tempo, avendo rapporti, appassionato del disegno, soprattutto con il Minardi ed il Pinelli.

Se poco nota è la sua attività di pittore, è invece nota quella di disegnatore “di incomparabile vivacità espressiva e di grande autonomia inventiva”.

Il suo stile personale, il gioco dei chiaroscuri per ottenere effetti violenti, caratterizzano tuttora la sua genialità fuori dalle convenzioni di maniera.

In difficoltà dopo la morte di Honorati (erano anche gli anni dell’occupazione francese di Roma), indirizzò la sua attività verso l’antiquariato, raccogliendo disegni, stampe, incisioni. È del 1815 la disavventura che segnò la sua vita: accumulato un consistente quantitativo di pregevoli opere d’arte, si mise in viaggio per la Germania nell’ottica di effettuare una vendita ben remunerativa. Durante il viaggio fu invece arrestato e gli furono sequestrate le sue opere.

Il fatto lo turbò al punto di minargli la mente.

Rinunciato a farsi una famigliua, da allora visse fra Roma e la sua Montefortino, dove si ritirò definitivamente nel 1840.

Chiuso nel suo silenzio, il Duranti disegnava in continuazione, quasi avesse un rapporto personale con la carte che aveva davanti.

Dice ancora Zampetti: “(il Duranti) resta un caso isolato, che non ha riscontro nella pittura e in genere nell’arte dell’800, rifuggendo ad ogni classificazione, a conferma che, quando l’arte diventa solo sentimento, riesce a nascondere la patina del tempo”.

Continuò la sua raccolta di opere divenendo, da semplice antiquario, un vero e proprio collezionista, pur conducendo una vita a volte grama, come testimoniano sue richieste di sussidio al Comune.

Personaggio fortemente moderno, mente fuori dagli schemi del del tempo, ha lasciato una mole notevole di disegni, oggi dispersi in diverse collezioni sia in Italia sia all’estero.

Purtroppo non si hanno notizie per studiare a fondo la sua attività di mercante e di collezionista, attività che in un certo senso anticipò il gusto prettamente romantico per la ricerca del bello. Ebbe intensi contatti con collezionisti del tempo, quali l’inglese Carl Wigram (che di fatto lo stipendiava mensilmente per procurargli piccole opere d’arte) ed il fermano Maggiori. La sua figura ha comunque appassionato critici come il Longhi.

Nella sua lunga vita raccolse una considerevole mole di opere d’arte che, a più riprese dal 1842 al 1861, donò al Comune di Montefortino, e che oggi rappresenta il corpo della preziosa Pinacoteca locale.

Fortunato Duranti si spense nel suo paese il 3 luglio 1861.

Giovanni Martinelli

 

Informazioni aggiuntive

  • citta: MONTEFORTINO

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